La casa” Riassunto delle prime tredici puntate e

FINALE:

Hearp, guadagnati 6000 $ in taglie, non si fa raggirare dal cercatore d’oro. Vuol comprare un ranch, per il quale raccoglie le indicazioni del giocatore, dopo essere scampato a un’aggressione: dovrà fare un po’ di strada. Ne approfitta per passare la notte dagli amici Rights. Aggira senza fermarsi la festa di Austin perché conosciuto per aver guadagnato i 6000 $ di taglie proprio lì e prosegue per San Antonio, Fort Alamo, per arrivare finalmente a Hondo. Qui salva dalla violenza di tre energumeni la moglie indiana di Salomon, a sua volta atterrato e svenuto,uccidendone uno. Lo sceriffo vorrebbe arrestarlo, ma la gente del posto testimonia a suo favore, anche se: “…la donna è poi solo un’indiana!”

A questo punto può andare all’albergo di Dolores, proprietaria del ranch e concludere l’acquisto. Va subito da Strong, l’uomo, indicatogli dalla venditrice, per reclutarlo come mandriano insieme alla giovane figlia, della quale si innamora, corrisposto Il giorno seguente si scontra subito con la rabbia dei Coahuilla, ricchi confinanti, che volevano per loro quel ranch. Insieme ai ricchi Redford stanno monopolizzando, con metodi mafiosi (la Casa o la Mafia dei pascoli), la valle. Hearp, mentre cerca di accordarsi con gli altri piccoli allevatori, ottiene da Strong il benestare per la mano della figlia.

Non va bene invece all’incontro con i Cohauilla, per cui, mentre gli altri difendono le fattorie, corre al giornale di Austin, dove scopre purtroppo che il presidente è Redford! Torna indietro e trova fattoria deserta e bruciata! Disperato, galoppa dallo sceriffo, che uccide dopo aver scoperto lì i cadaveri di Strong e figlia! Manda un avviso ai Cohauila: “Vi lascio solo il tempo per pregare!” Poi, con un fucile di precisione, si nasconde sul monte in vista della strada che percorreranno gli avversar; gli altri allevatori fuggono!

La domenica mattina Hearp fa il tiro a bersaglio coi Coahuila che vanno alla chiesa, uccidendo il senior, un figlio e il capoccia. Poi fugge a nord, attraverso le foreste. Nonostante ciò, prima si salva da un agguato, poi, nella lontana Junction, deve abbattere 2 bounty Killer. Rimane lui stresso ferito, ma è fortunato: incontra Salomon che lo porta da un vecchio fidato indiano. Questi, a sua volta, lo porta al Pecos. Purtroppo, quando il giovane lo attraversa il ponte, nei pressi del paese, l’urlo della vedetta gli gela il sangue nelle vene…

Viene circondato, arrestato e rinchiuso nella stalla, dove lo sceriffo gli sottrae pure il malloppoe gli vende il cavallo ad un ranchero!

La notte torna l’indiano a liberarlo. Fugge,gravemente ferito, soccorso da una banda di Apache solo in virtù dell’amuleto donatogli dall’indiano! Sarà una marcia terribile fino alle montagne di Sacramento, il rifugio dei guerrieri, dove otterrà la fiducia di capo Victorio e l’amore segreto di sua figlia ! Diventa pure amico di Nana, giovane capo guerriero e partecipa con lui alle scorribande lungo il Pecos, ottenendo così di non fare vittime tra i bianchi!

Inseguiti dall’esercito, si rifugiano lì anche i Mescalero di Ulzana, che ottiene come promessa sposa la figlia del capo: Hearp si ribella, ma ottiene solo l’esilio! Attraversa la Tullarosa Walley diretto alla vallata del Rio Grande: quando la ridiscende, si scontra con l’assalto alla diligenza: con un’azione spericolata e l’aiuto del postiglione fredda i tre banditi, salvando tutti, ottenendo fiducia e un passaggio a cassetta per il vicino paese, dove si presenta come Hondo Strong! Qui incassa le taglie per i banditi uccisi e conosce il sindacoe di un paese piacevole e con buona cucina. A sorpresa lo sceriffo gli offre il posto di vice, che accetta . Tutto tranquillo, finché il guaio non succede: Chavez viene arrestato, accusato di aver ucciso assieme al figlio latitante Sonoma, il proprietario del vicino ranch. Hondo raccoglie indizi poco convincenti e ne fa partecipe loo sceriffo, che però non ne tiene conto e porta Chavez a Socorro per il processo. Allora Hondo, imbeccato da alcuni rancheri della valle, cerca e trova Alonso, il figlio di Chavez, nascosto da un padre Brown, assolutamente convinto della sua innocenza: interrogato il giovane, Hearp decide di non arrestarlo, anzi di continuare le indagini. Le testimonianze dei piccoli proprietari della valle sono univoche, cosicché lui organizza e dice loro di tenersi pronti. La prova decisiva la ottiene dal “Polacco”, dipendente dei Walmart, che ammette di aver ucciso lui Sonoma: mano alle pistole, ma il vice è veloce e spietato!... La sera dopo si radunano tutti i piccoli proprietari e alloggiano da padre Brown. La mattina seguente arriva il telegramma che annuncia il ritorno dello sceriffo mentre Hondo trova conferma dell’aiuto di Nana. Allora si incammina a cavallo verso Socorro: ai monti Mimbres incontra lo sceriffo, al quale intima di andarsene: questi si ribella e lui lo uccide, portando cavallo e cavaliere su un sentiere isolato. Ritorna a tarda notte, ma il suo riposo viene interrotto la mattina presto:intanto il primo gruppo di apache di Nana ruba i cavalli e incendia la stalla ai McCarry, mentre il secondo sequestra la giovane Walmart e la porta nel nascondiglio sui monti. Mentre Nana si assenta per cercare la donna della medicina, la ragazza viene veramente violentata, cosa che fa infuriare Nana. La donna della medicina però lo lascia senza parole: -Non è questo che i bianchi fanno alle nostre squaw?- Nana allora libera la ragazza, ben sapendo che non sarà a casa prima di mattina: una mattina che sarà rossa del fuoco col quale due gruppi Apache (travestiti da cowboy) avranno incendiato le fattorie dei Walmart e dei MacCarry!

Intanto il vice raduna i piccoli proprietari ribelli in canonica e li nomina aiuto sceriffo. La mattina seguente il telegrafo annuncia l’inaspettato ritorno dello sceriffo per il giorno seguente. Hondo va ad attenderlo più a nord, lungo il Rio Grande. All’incontro il vice intima allo sceriffo di sparire, questi reagisce e Hondo lo fredda. Poi, legato il corpo di traverso sulla sella, fa prendere al cavallo il sentiero per Silver City, imbizzarendolo con un colpo di pistola fra le gambe! Quindi ritrona in paese per dormire poche ore, che le fiamme provenienti dalle due fattorie incendiate agitano gli abitanti di Las Cruces! Hondo ne approfitta per mandare il giovane Soloma con la confessione del polacco a Socorro, in modo da ottenere la liberazione di Chavez!

Il ritorno a casa della giovane Walmart e i manzi rubati ai Mac Carry, ritrovati da questi nei loro pascoli, scatenano una serie di feroci scontri tra le due famiglie. Resteranno vivi solo i due più giovani, perdipiù feriti, che lo scriffo Hondo arresterà brutalmente!


ULTIMA (QUATTORDICESIMA) puntata

Nel frattempo il maniscalco era stato incaricato di trasformare in prigione la parte restante dell’ufficio dello sceriffo, lasciando un piccolo spazio centrale per un addetto alla sorveglianza. Mac Carry venne internato in questa, assieme ai suoi cinque mandriani già detenuti, così da separarli dai cinque mandriani dei Walmart, vista la nuova situazione di contrapposizione creatasi tra i due clan.

Juke aveva obiettato timidamente che racchiudere tanti prigionieri nello stesso fabbricato non era il massimo della sicurezza, ma Hondo se ne uscì con una risposta dura, ma convincente: -Anzi, è il massimo della sicurezza, perché, nemici giurati come ormai sono, si controlleranno a vicenda, denunciando qualsiasi eventuale tentativo di fuga dei rivali!-

Mentre il medico stava curando la ferita del giovane Mac Carry, Juke restò a fare la guardia, mentre i compagni si rimettevano in sella per raggiungere la fattoria dei Walmart. Qui si ripeté la scena precedente: il vice arrestò con tanto di manette il giovane Walmart, mentre la madre urlava di arrestare chi aveva rapito e abusato della figlia, anziché un giovane ferito. -Già fatto signora …- Rispose freddo Hondo: -e sarà processato per quello, per gli omicidi e per l’incendio del vostro ranch, mentre suo figlio sarà processato per omicidio e furto di bestiame, trovato sul vostro pascolo!-

Il tono con cui aveva dato la risposta lasciò tutti muti e il gruppo rientrò in paese, dove il giovane venne internato insieme ai suoi mandriani. Dalle celle divise i due gruppi cominciarono a insultarsi e minacciarsi, finché Juke non fece loro vedere il secchio dell’acqua fredda: -…E, se rompete, prima di tirarvelo ci piscio pure dentro!- (Troppa fatica arrivare alla stalla!)

Si stabilirono i turni di guardia alla prigione e il resto del gruppo rientrò in canonica, dove il vice cominciò a compilare i documenti per richiedere l’invio di un giudice per i processi, visto che dodici imputati erano troppi per essere trasportati in un’altra contea.

Stava ultimando la compilazione, quando il maniscalco bussò alla porta: -Sceriffo Hondo, c’è qui un aiuto proveniente da Hillsboro! Hanno recuperato il corpo del nostro sceriffo …Morto!-

Corsero tutti all’esterno: davanti all’ufficio era legato un cavallo, al fianco del quale stava un giovanotto con la stella puntata allo spolverino.

Hondo si presentò come vice, l’altro come aiuto sceriffo di Hillsboro: -L’altro ieri un contadino della nostra contea ci ha portato un cavallo sulla cui sella era legato di traverso il cadavere di un uomo. Il nostro sceriffo l’ha riconosciuto subito … Erano entrambi originari di Indipendence e se n’erano venuti all’ovest alla guida della stessa carovana una decina d’anni fa! Mi ha pertanto incaricato di consegnarvi questa notifica: una copia per voi e l’altra da controfirmare per il mio ufficio, come da prassi!- E allungò un documento a Hondo, che lo visionò immediatamente: -Dato che la decomposizione del corpo non avrebbe permesso di riportarlo qui, si è occupato il nostro ufficio della sepoltura. Se ci sono eredi dovranno venire da noi per fare domanda del recupero della salma!-

-Ma, com’è morto?- Si intromise Juke, appena uscito dall’ufficio. -Colpo di pistola! Il proiettile è entrato dal fianco sinistro e gli ha passato il cuore!-

-Preso il responsabile?- Chiese Hondo, che intanto si era reso conto di non aver chiesto lui com’era morto lo sceriffo, ma nessuno aveva notato la gaffe. -No e non credo sarà facile, visto che quando ce l’hanno portato erano probabilmente già passata una mezza giornata dall’assassinio, che non si sa nemmeno dove sia avvenuto!-

Mentre i presenti continuavano a scambiarsi commenti, il vice si fece seguire dall’aiuto sceriffo e andò a bussare alla porta del sindaco per fargli firmare il documento. Questi lo fece accompagnandosi con ricercate parole di costernazione, dopodiché informò l’aiuto sceriffo che nessuno avrebbe richiesto la salma, poiché il vecchio sceriffo non aveva famiglia. Finì rincuorando l’ospite con un trattamento di favore: -… Lei stasera naturalmente, visto che la strada per tornare è lunga, si fermerà al nostro albergo: Il nostro vicesceriffo … Ehm, il nostro sceriffo, signor Hondo, visto che gli spetta la carica vacante, si occuperà di accompagnarla! Buona serata!- E congedò i due.

Hondo rientrò in canonica per consegnare la copia della notifica a padre Augustus, che si occupava dell’archivio degli abitanti del paese, poi ultimò i documenti per la richiesta del processo, in tempo per consegnarli al postiglione della diligenza che saliva verso Albuquerque, con la raccomandazione di consegnarli al tribunale della città. Paragonato a quello che era successo negli ultimi giorni, la giornata seguente passò in tranquillità, finalmente.

Gli unici scontenti erano naturalmente i reclusi, che però venivano tenuti a bada con la minaccia di secchiate d’acqua con tanto di additivo.

La mattina dopo arrivò la prima novità: il giudice Milton, raggiunto da Sonoma che gli aveva consegnato la sua dichiarazione, aveva fermato l’esecuzione della condanna a Chavez, ma senza scarcerarlo, in attesa della revisione del processo, per il quale chiedeva tassativamente la presenza dello sceriffo Hondo fra sette giorni esatti.

Juke sorrise e mostrò il pollice all’uomo di legge, che rispose con una smorfia di soddisfazione.

Prima di sera arrivò l’altra risposta ad attenuare la soddisfazione di Hondo: Il processo ai capi famiglia restanti e ai loro collaboratori sarebbe stato presenziato dal giudice Goodworld, che si sarebbe presentato lui a Las Cruces fra sette giorni precisi.

Lo sceriffo commentò: -Maledizione, la stessa data del processo a Chavez! … Se sarò a Socorro non potrò essere qui!- Si dolse; Juke gli rispose pronto: -Mi spiace, ma non sarà un problema! Qui le cose sono fin troppo chiare, per cui ce la caveremo da soli! Riportaci a casa il vecchio Chavez, piuttosto!-

Hondo si strinse nelle spalle e si tranquillizzò: l’amico aveva ragione. -Tu, che sei stato Ranger: mai sentito che tipo è ‘sto giudice Goodworld?- Juke sorrise: - Ci saranno cinque giudici in tutto a sgroppare per le contee di Colorado e Nuovo Mexico per applicare la giustizia! … Non lo conosco, ma ne ho sentito parlare più di una volta. E’ il contrario di Milton: un bonaccione, in rima col suo cognome, che usa troppo poco il cappio e molto il carcere di lavoro, pensando di poter riabilitare chiunque! Potrebbe persino riuscire a non incravattare nessuno dei nostri, ma vedrai che un bel periodo di ferie se lo faranno comunque!-

-Potrebbe non essere il meglio per voi piccoli allevatori …- Rifletté lo sceriffo.

-Ma no, per noi l’importante è che ora ci siamo finalmente liberati dalla mafia delle vacche! Vedrai, vita nuova per tutta la valle, pascoli e affari per tutti, a Sud con Texas e Messico, a Nord e a Est con esercito e grosse città industriali, che hanno bisogno di tanta carne! … Tranquillo, sceriffo, abbiamo risolto una situazione impossibile, trasformando questo posto in un paradiso … E il merito è tutto tuo!-

Hondo si schernì non sapendo che rispondere al complimento, poi pensò bene di lasciare Juke al suo turno di guardia per andarsene a cena.

L’attesa dei giorni seguenti portò solo consensi al nuovo sceriffo da parte di tutti i paesani: forse l’unico a non essere pienamente soddisfatto era il sindaco, ma se ne guardava bene dall’esprimerlo! Hondo ormai era sulle bocche di molte mamme che lo sognavano come buon partito per le figlie, ma l’uomo, anziché essere soddisfatto dei risultati ottenuti, sembrava ancor più incattivito: vedeva oggi un paese pieno di speranze e questo gli faceva pesare ancor più il sogno che gli era stato tolto in Texas.

Così pensò bene di cedere alle tentazioni solo una mattina, quando incontrò al lavatoio giù al fiume, sola, la disinibita e ancor piacente moglie messicana del bottegaio. Esperienza piacevole fisicamente e senza impegni, ma che lo lasciò interdetto sulle sue reali aspettative per il futuro.

Venne il giorno di partire per Albuquerque, ma lo sceriffo non scelse la comodità della diligenza, dove bene o male avrebbe dovuto socializzare con i passeggeri: preferì partire a cavallo, solo e senza salutare altri che Juke. Utilizzò il cambio cavalli alle stazioni del pony express, percorrendo le oltre 200 miglia in poco più due giorni, godendo ben poco della bellezza della verde vallata del Rio Grande, circondata da una varietà di monti aspri e da verdi colline, discese da molti torrenti, in quella stagione a volte secchi, che lasciavano comunque rare piane desertiche. L’alta cima del Picco dei Ladroni gli preannunciò la popolosa contea di Bernalillo con il piccolo gioiello cattolico di Isleta Pueblo.

La salita continuò dolce lungo il grande fiume verso i monti Sandia della splendida Albuquerque, sovrastati a Ovest dal Monte Taylor. Il contrasto tra i boschi che costeggiavano il fiume che divideva in due la città e le più alte cime desertiche e rocciose era stridente, così come il contrasto tra le bianche case in stile messicano e quelle tipiche in legno, stile yankee.

Hondo, col dolore all’anca risvegliato dalla furiosa cavalcata, si presentò all’ufficio locale dello sceriffo, nella stessa costruzione che ospitava il tribunale, mostrando la certificazione fattagli prima di partire dal sindaco, in quanto non più in possesso del suoi documenti originali… Meglio così: non poteva certo escludere che le sue gesta dal Texas fossero giunte fin qua!

Il collega sceriffo gli chiese di aggiungere un’auto certificazione firmata di suo pugno e le beghe finirono qui; poi lo indirizzò all’albergo di fronte, dove avrebbe soggiornato per la notte, in attesa della revisione del processo dell’indomani. Digerì l’abbondante, deliziosa cena, sotto coperte pesanti, che la notte, a quell’altitudine contornata di monti rocciosi, fu più fredda di quel che lui si aspettasse.

Il giorno dopo, lavato, profumato e messo l’abito buono che si era portato, il cancelliere lo fece accomodare nel seggio più vicino al giudice. Al tempo stesso, al margine sinistro dell’aula, fu introdotto e fatto sedere, ammanettato, il vecchio Chavez. I due si scambiarono un cenno amichevole. Breve attesa ed il cancelliere fece alzare tutti per presentare il severo giudice Milton, per poi farli risedere e spiegare approfonditamente il provvedimento in discussione.

Poi chiamò subito come testimone lo sceriffo Hondo, lo fece giurare sulla bibbia e accomodare sullo scranno, dopodiché il giudice gli rivolse immediatamente la prima domanda:

-Sceriffo Hondo, il qui presente signor Chavez mi è stato portato in manette dal vecchio sceriffo Logan di Las Cruces, ora deceduto, come responsabile dell’uccisione del suo confinante Sonoma. Condannato alla pena capitale per questo, pochi giorni dopo un suo aiuto mi ha consegnato la dichiarazione di richiesta di cancellazione della pena, firmata di suo pugno, in quanto il responsabile dell’assassinio non sarebbe il signor Chavez, ma un certo Bifork, detto “il Polacco” … Può spiegarci la cosa e, nel caso affermativo, confermare?- E lo guardò insistentemente: ma Hondo non provò nemmeno un’incertezza:

-Con piacere, Vostro Onore! Il fatto è che a Las Cruces, in assenza dello sceriffo Logan, allora qui presente per il processo Chavez, è esplosa una faida, tenuta al coperto fino ad allora da paura e omertà, tra le due famiglie che si fronteggiavano per il controllo della valle. “Il Polacco” non era altro che un prezzolato dei Walmart, incaricato di uccidere Sonoma e di ciò far incolpare e condannare Chavez , liberando così due ranch per il padrone. Il killer, persona dominata dall’irascibilità anziché dal buon senso, se ne è vantato con me che indagavo … Pensava di eliminarmi facilmente … Purtroppo per lui, il vecchio sceriffo Logan si era scelto bene il vice!-

Si vantò, scatenando risa di consenso dal pubblico: -Non sono in grado invece di dire chi abbia assassinato il vecchio sceriffo, ma il buon senso dice che sia stato qualcuno di loro: Logan mi aveva accennato a cose che non gli andavano,- Mentì: -ma io ero lì da pochi giorni, purtroppo non sono in grado di provare altro. Speriamo che ulteriori precisazioni possano uscire dal processo che si sta tenendo a Las Cruces: quel che è certo è che Chavez non è responsabile della morte di Sonoma! Anzi, credo che, come ha detto il figlio, fossero buoni amici!-

Il pubblico rumoreggiò, soddisfatto di quelle spiegazioni. Il giudice zittì col suo martelletto, poi passò subito alla sentenza: -Io giudice Samuel Milton decreto che, in base alla testimonianza odierna dello sceriffo Hondo Strong e dei nuovi fatti accaduti a Las Cruces, al signor Pablo Chavez, qui presente, venga cancellata la condanna. Pertanto ne dispongo l’immediata scarcerazione, con le scuse del popolo degli Stati Uniti d’America e la consegna allo sceriffo Hondo perché lo accompagni per il ritorno a casa. La seduta è tolta!-

Diede il colpo di martello sul tavolo, si alzò e uscì, mentre la gente rumoreggiava congratulazioni all’indirizzo dell’ex imputato e di quello sceriffo venuto dal Sud, che doveva essere in gamba se aveva scoperto ed era sopravvissuto a qualcosa di ben più grande di uno scontro tra rivali … E comunque, per uno che si era salvato dalla cravatta, se ne annunciavano diversi altri ben di più a rischio nodo scorsoio: non c’era da lamentarsi, lo spettacolo era assicurato! Magari, fra pochi giorni, sarebbe bastato comprare il biglietto per Las Cruces!

Chavez e Hondo si erano appena visti, prima del processo, ma si abbracciarono fraternamente, per raggiungere chiacchierando l’albergo dov’era alloggiato lo sceriffo, visto che ormai era mezzogiorno.

La diligenza per il sud era appena partita e comunque il vecchio Chavez sembrava abbastanza prostrato dalla prigionia, per viaggiare immediatamente.

La mattina seguente l’anziano, rinato, si fermò ad attendere la diligenza, mentre il più giovane Hondo riprese la via del ritorno a cavallo, senza forzare come all’andata, che tanto non sarebbe mai rientrato a Las Cruces prima della fine del processo.

Non immaginava neanche quante cose erano successe al paese dopo la sua partenza! Juke aveva radunato le otto famiglie amiche e aveva fatto loro proposte sorprendenti, ma motivate e ben precise per il futuro. Alla fine si erano trovati tutti d’accordo, così il giorno dopo avevano convocato le signore Mac Carry e Walmart alla canonica. Le due si erano dapprima guardate in cagnesco, ma l’intervento pacificatore di padre Augustus aveva riportato subito il dialogo alla tranquillità. Così Juke poté spiegare le proposte dei piccoli allevatori alle due donne: -Care signore, capisco quanto sia difficile per voi in questo momento affrontare le proposte che vi faremo, ma nelle vostre famiglie, di contattabili siete rimaste solo voi e vi posso assicurare che non potrete che essere soddisfatte di sottoscrivere le nostre idee!

Esaminiamo la situazione: di uomini vi sono rimasti solo un figlio a testa, accusati, uno- E guardò la signora Walmart: -di furto di cavalli, incendio doloso e omicidio! L’altro- E girò lo sguardo verso La Mac Carry: -di rapimento, violenza, incendio doloso ed omicidio! … Inutile dire che, con tali accuse, sarà ben difficile sfuggire alla pena capitale! Ciò vorrebbe dire che restereste sole e non in grado di gestire due grandi fattorie come le vostre. Dovreste vendere o a noi, che non disponiamo però della somme necessarie, o più facilmente a qualche affarista sceso dal nord, che comprerà solo a prezzi di strozzinaggio e col quale dovremo poi misurarci noi in futuro.- Osservò le due donne che ascoltavano in silenzio, non sapendo che replicare.

-Bene, noi pensiamo di poter fare una proposta tale che possa salvare capra e cavoli, ovvero case e figli…-

Le teste delle due signore scattarono speranzose, i loro occhi si illuminarono, e l’uomo continuò: -Mettiamo che voi siate disposte a mettere i vostri pascoli in comune con i nostri… Solo come pascolo e transito, beninteso, non come proprietà: a voi basterà riassumere solo i mandriani necessari per le stalle e la sorveglianza. Al controllo delle mandrie al pascolo, marcatura primaverile e quant’altro penseremo tutti noi! Mettiamo poi che voi firmiate con i qui presenti un contratto per partecipare assieme alle aste per l’esercito e agli appalti per l’est e la valle diventerebbe un paradiso!-

La Walmart scattò, critica: -Certo, vi prendete i nostri pascoli e le vendite!-

-Vero,- La interruppe l’ex ranger: -Ma, ripeto, solo in comunità, non certo in proprietà! Ma, in cambio, potremmo salvare i vostri figli!- E fronteggiò le due donne, sul volto delle quali stavolta comparve davvero la speranza.

La Mac Carry che, forse per sopportare un marito così impetuoso, doveva essere lei la più riflessiva, chiese con voce roca: -E come potete pensare di salvarli da accuse così pesanti?-

Juke si prese il tempo di sorridere, imitato dai suoi amici: -La signorina Walmart non accuserà di rapimento e violenza il giovane Mac Carry rimasto; io, nella mia funzione, troverò tracce che ad incendiare le due fattorie sono stati gli Apache e la signora Mac Carry e figlio lasceranno cadere l’accusa di furto di bestiame, dopo aver constatato che anche questo era stato perpetrato dai pellerossa, che stavano tentando di trasferire il bestiame sui monti verso casa!

Resteranno le accuse di omicidio che, tutti assieme, giustificheremo nella confusione generata dall’inseguimento ai pellerossa: eravamo ancora in ora buia, fra l’altro, o quello sarà ciò che sosterremo … Se saremo tutti d’accordo non ci saranno indagini che possano smentirci … Anzi, io conosco di fama il giudice Goodworld: se hanno mandato un pacifista come lui, è probabile che il governatore abbia già raccomandato indulgenza … Quindi, se vi interessa il parere di un ex ranger, è probabile che lui accetti la nostra versione di buon grado e altre indagini non ci siano proprio!-

Le due madri si intercettarono l’un l’altra e i loro sguardi si aprirono, disposte a perdonarsi qualsiasi cosa pure di salvare i loro giovani. Juke completò il quadro ottimistico: -Ci sarà comunque una condanna per loro due, ma con qualche favore al direttore del carcere e un po’ di buona condotta …-

Il processo si tenne il giorno seguente. Tutte le testimonianze furono concordi con la versione del vice. Che venissero poi incolpati di furto e incendio gli Apache era una chicca per gente per la quale “l’unico indiano buono è quello morto!” Di rapimento e violenza non se ne parlò neppure che, in fin dei conti da quelle parti, una donna giovane, bella e ricca poteva comunque trovar marito in qualsiasi momento.

Il giudice, felice di poter concludere il procedimento in giornata, ringraziò vice sceriffo e testimoni per la chiarezza di esposizione e condannò i due giovani alla pena minima, tre anni da scontare nientemeno che al carcere di lavoro di Columbus, a neanche un giorno di strada, dove le madri avrebbero potuto visitarli spesso e dove, lavorando sodo e con qualche regalo al “Direttore”, era facile usufruire di sconti di pena per buona condotta. Tolse la seduta, comunicando che il processo ai dieci mandriani per il tentato linciaggio si sarebbe tenuto l’indomani. Fece un cenno al vice di aspettarlo e scese dal seggio per avere risposta alla sua attuale più grande preoccupazione: -Spero che mi abbiate tenuto una buona stanza per la notte …-

Juke non fece in tempo a rispondere, che il sindaco, per un impegno così improbo, si dimostrò molto più tagliato: -La migliore, signor giudice …- E, facendo segno al vice di prendere la borsa del magistrato: -Se mi permette la vorrei accompagnare io, per assicurarmi che Vostro Onore si possa mettere comodo…- Fece strada alla personalità e continuò sulla via la sua presentazione: -… Dirò al direttore dell’hotel che le faccia preparare un buon bagno caldo e profumato in camera e che venga personalmente a prendere l’ordinazione per la cena di stasera …-

Juke li seguì sorridendo. Sopportare un tal sindaco, in cambio di quello che avevano ottenuto per la città, era veramente una fatica sopportabile!

Il giorno dopo si tenne l’altro processo, ma stavolta il giudice fu meno accomodante e i mandriani subirono una condanna esemplare, da scontare nel carcere federale di Albuquerque, usciti dal quale sarebbero stati espulsi dallo stato.

Se le richieste attuali di annessioni agli Stati uniti fossero state confermate, correvano il rischio di doversi rifugiare in Messico!

Il giorno dopo i vigilantes incaricati del trasferimento vennero con due carri prigione, caricarono i dieci mandriani e si avviarono verso il penitenziario.

Lo stesso tardo pomeriggio la bella conclusione per la famiglia Chavez: la diligenza scaricò il padre davanti all’albergo, dove i calorosi saluti al vecchio allevatore, attirarono il figlio che, con la stella di aiuto ancora appuntata in petto, attendeva speranzoso nell’ufficio della legge. L’abbraccio fra i due fu commovente, col giovane ridente e l’anziano in lacrime.

La mattina seguente, a giochi conclusi, lo sceriffo Hondo ricomparve lentamente sulla via e legò il cavallo al mancorrente dell’ufficio, dal quale vide uscirgli incontro un rilassato Juke: -Bentornato sceriffo Hondo!-

Si strinsero calorosamente la mano: -Salute Juke! Me la sono presa comoda, ma sapevo che qui eravate autosufficienti … Comunque e nonostante sia ancora mattina, ho la gola secca per tutta quella strada!-

- E io ti porto alla cantina e ti offro un Pulque … O Tequila se preferisci qualcosa di più robusto!-

-Ok per il Pulque, Tequila dopo pranzo, a stomaco pieno!-

Si avviarono, si sedettero, ordinarono e l’ex ranger raccontò dettagliatamente e con soddisfazione tutto ciò ch’era successo e le conclusioni dei processi. Poi, di fronte alla sorpresa dell’atteggiamento di mancata condivisione del risultato da parte di Hondo, approfondì: -Non ti vedo soddisfatto! E’ vero che potevamo toglierci di torno definitivamente le due famiglie che volevano affossarci, ma sarebbe arrivato qualcun altro, magari peggiore! Mentre così noi abbiamo allargato i nostri pascoli e potremo partecipare a tutte le gare di vendita! Il ritorno fra qualche anno dei due rampolli non ci spaventa affatto: i giochi sono fatti e le madri sono felici di averci concesso ciò che serviva per salvare il collo ai loro giovanotti! E tu sei lo sceriffo di ferro che ci ha guidato per ottenere questi risultati: puoi esserne fiero!-

Hondo non rispose, pensieroso. Intanto era giunta l’ora di pranzo e i due furono separati dal turno alla prigione, che il giovane Chavez se n’era comprensibilmente andato a casa col padre!

Quando Juke, che aveva pranzato dopo Hondo, lo raggiunse in ufficio, lo trovò stranamente impegnato nel preparare la propria roba: -Mentre pranzavo ho riflettuto su quello che è successo quando ero ad Albuquerque. Siete stati veramente in gamba nel trasformare l’inferno che era la vostra valle in un paradiso ed ora non avete più bisogno di me!-

Juke lo interruppe, incredulo: - Ma che dici, amico mio?!? … Non avremmo mai ottenuto niente di tutto questo senza di te!-

-Senza di me? Senza la pistola facile che ha messo a tacere quelli che non erano d’accordo, senza l’amico dei maledetti Apache, a proposito, se non vuoi grosse grane, ricordati bene dei manzi pattuiti! … Senza colui che ora vedete come un grande amico che vi ha indicato cosa fare! Passerà poco tempo e, nella serenità che calmerà i vostri cuori, non ci sarà più posto per una pistola come la mia! A pranzo c’era il sindaco: abbiamo bevuto il caffè assieme, ha accettato le mie dimissioni e siamo d’accordo che questa passi degnamente a te!-

Hondo si sfilò la stella dal petto e la porse a Juke, che la prese con un moto di riluttanza. Hondo gli porse la mano, che Juke strinse con amicizia: -Mi dispiace molto che tu te ne vada e mi sento un vuoto qui!- Disse battendosi il petto con l’altra mano: -Ma, conoscendoti, non credo di poterti far cambiare idea …-

Hondo rise amaro: -Impossibile! Ho già tanto altro da fare: ricordo un posto lontano che, con l’esperienza fatta, credo cambierò proprio come questo! Lo devo a tante persone buone … e anche a me stesso!-

Juke sorrise mestamente: -Lo devi per caso anche ad un certo Hearp Waxo?-

Hondo si girò sorpreso; l’altro spiegò: -Sono passati di qua due cacciatori di taglie, mentre eri al processo. Mi hanno chiesto di questo Hearp Waxo che, secondo loro, avrebbe dovuto essere premiato per quello che aveva tentato di fare alla “Casa”! Purtroppo lo devono cercare lo stesso, è il loro lavoro, interessati non alla giustizia, ma solo ai soldi delle taglie, e quelli li mettono a disposizione gli altri, i potenti, le mafie …- Lo sguardo dell’uomo che aveva di fronte si era indurito come il marmo: -Hearp Waxo e la sua bontà, non esistono più … E’ morto laggiù, assieme al mondo che si era sognato e ora qualcuno, potente o no, pagherà caro tutto questo! Stammi bene, Juke!- Hondo Strong, uscì dal locale per caricare la sua sacca sul cavallo, salire in sella e avviarsi verso sud, sotto un sole ancora alto che scaldava come la rabbia di Hearp Waxo.

-Addio!- Riuscì solo a scandire Juke sulla soglia, poi mormorò a capo chino, quasi a se stesso: -Fortuna a te, amico mio, e un po’ di pace per la tua anima …-


Altre Pubblicazioni di Mat Bono: con “La CASA” completano la trilogia di Frontiera Americana:

LA LUNGA PISTA”, https://www.lafeltrinelli.it/ebook/mat-bono/lunga-pista/9788869090073 premi al Sangro, e San Nicola Arcella. Bella recensione del gruppo culturale Mandala (BO) “

E “LA GUERRA dei DEVAUX

https://www.mondadoristore.it/La-guerra-dei-Devaux-Mat-Bono/eai978882283173 premiato nel 2017 a “MILANO verticale-le torri del 2 000”), racconto ambientato alla fine della guerra di secessione, cruenta e critica avventura contro tutte le guerre.

Poi il giallo della bassa “PERSONAL SEGRETO” https://www.mondadoristore.it/Personal-Segreto-Mat-Bono/eai978605040076

Segue la trilogia futurista che tratta di socialità, ambiente e PACE: “2052 la SPERANZA

https://www.bonomoeditore.com/index.php?p=libri&lid=375 (attestato di segnalazione 2017 al S.Bernardino alle ossa). più che un racconto di fantascienza, un’avventura ironica sui problemi che ci potrebbe regalare fra trent’anni l’attuale situazione socio-politica-economica.

2062 il NUOVO MONDO

https://www.amazon.it/dp/B07L2BWLJP ,menzione d’onore 2018 a Unicamilano: la colonia di Marte si ribella alle tasse di despoti e affaristi terrestri, resistendo all’attacco e creando una nuova democrazia, sui principi di quella Ateniese di tremila anni prima, per trasferirla con “2072 Guerrieri di Pace)” anche su Terra e Luna

Brevi scritti: “ 2000” (poesia) , “L’avìs dl’Avis” (poesia dialettale o Zirudéla), e i racconti: “Meglio un taglio di Albana e Trebbiano, o?...” “la Cenerina” sono inseriti in:

ANTOLOGIA della LETTERATURA BUDRIESE”:2017,

Giallo Budriese” 2018 e musica per i nostri occhi 2019. * Tutti i miei libri sono su Amazon (e tutte le altre librerie digitali) e da settembre 2018 ordinabili anche sulle librerie tradizionali. *Sul sito autore: http://marbon49.xoom.it breve racconto libero Il CAMPIONE” e sinossi di tutti i libri.

Arrivederci al mio prossimo scritto!