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2072 Guerrieri di PACE

Riassunto di  65 Pagine (in corsivo), seguito da un brano integrale.   Se piace, sappiate che l’avventura prosegue con un altro 100naio di pagine  a fitta trama.

Per punire la democrazia di Marte che si è ribellata alle assurde pretese di tasse dalla dittatura terrestre, il pianeta viene bombardato a più riprese da  screwin ball, con all’interno ammassati detenuti comuni e politici, mandati così a morte certa!  Rallentando le navicelle con lo scudo stellare, intervenendo sui computer di bordo e facendole atterrare nel cratere Schiapparelli riempito con l’acqua ricavata dai ghiacci, riescono a salvarne molti, ma comunque una miniranza! 

Poi tecnici ed astronauti escogitano come agganciarle per portarle a terra.  Gli investigatori intanto scoprono che il programma terrestre  prevede di inviare su Marte tutti i detenuti del carcere duro, costruito sula Luna.  E’ chiaro che Marte non può resistere a un tale ricatto, senza per questo cedere agli oltranzisti della base, che vorrebbero abbattere tutte le navi!

La domenica il popolo marziano in teleconferenza decide di costruire altre cupole per ospitare nuovi arrivi, ma mandare anche una protesta a Terra e il sostegno laggiù dei gruppi di partigiani democratici che si stanno ribellando a condizioni di dittatura, fame ed inquinamento non più sostenibili. In questo si distinguerà Vicking, l’informatico  d’eccezione di cui si è dotato Marte, che scoprirà e si farà affiancare da un suo collega sulla terra. 

Scoprono poi che l’uomo più ricercato sulla Terra per i suoi delitti finanziari si è rifugiato da loro sotto falso nome e lo convincono a togliere alla Terra tutti i fondi nascosti, fermando così  le ultime guerre in atto per mancanza di fondi! Con quei soldi riescono a intestare 468 grandi proprietà terrestri agli amici partigiani, che iniziano una produzione sostenibile di beni primari, da distribuire a tutti coloro che ne hanno necessità.            

 Il consenso che ottengono costringe i dittatori ad accettare Maude, uno dei fondatori del governo di Marte, come ambasciatore sulla terra, strappandolo alla sua amata e ora disperata Pandora. Per par condicio inviano a loro volta Olaf, il loro ambasciatore su Marte.

Sulla Terra Marte conosce Papa Francesco IV  dal quale riceve ben più di un’utile collaborazione.  Quando prende contatto anche coi gruppi partigiani, si rende conto del gran lavoro fatto da Vicking: tutti questi hanno già ricevuto e studiato il Manifesto di Ventotene, quel documento che, redatto da esiliati dal regime sull’isola omonima più di 120 anni prima, venne poi recepito per fondare quell’Europa unita che aveva garantito da allora oltre un secolo di pace.  Così, mentre sulla Terra Partigiani, Papa e Maude, aiutato dalla nuova fiamma Dhalia, ottengono risultati insperati, su Marte si decide di inviare una spedizione a distruggere le navi in dotazione a base Luna, per fermare là un’ emigrazione insostenibile sul pianeta.  Al tempo stesso vengono a conoscenza del fatto che Maude è stato imprigionato a Luna Lock! …

                                                                                            … Fu in quel clima che i 2 screwing ball, secondo le pretese errestri, atterrarono sulla luna per fare un carico di emigranti da portare al nuovo mondo!

Nelle tante giornate tutte uguali, tranne i frequenti momenti di intimità scusati dai 2 con l’inedia e la prigionia, Maude aveva avuto anche un dovuto, secondo lui, chiarimento con Dhalia:

-In una situazione come questa sono un uomo fortunato ad avere una compagna come te …- Le disse accarezzandole il volto:  -Ma mi sento anche molto in colpa: io ho una compagna su Marte, disposta ad aspettarmi … Quando sarà, sarà …-

Dhalia gli elargì un dolce e tenebroso sorriso:  -L’hai detto: quel che sarà, sarà … E non sarò certo io ad aver la pretesa di cambiarlo! Sapevo bene della tua donna, ma questa è la vita! Oggi lei non può aiutarti e nessuno tranne te può rincuorare me. Viviamo al meglio questi momenti e poi, se Dio vorrà, torneremo a una vita normale: io sono una donna libera!-

La risposta sollevò molto Marte, che rimase in ansia solo per quel video messaggio, che decise di non trasmettere comunque alla compagna. Fu così che quel giorno, quando il campanello suonò, scattò come una molla, sorprendendo la tranquilla Dhalia, che sapeva che quella musica era solo l’avviso che nel giro di 10 secondi la porta sarebbe stata aperta.

      Così successe e nel vano porta, sospinti all’interno dai carcerieri, si materializzarono 2 figure inaspettate: la donna era la fotocopia di Dhalia e l’uomo il sosia perfetto di Maude! La porta si richiuse e uno dei carcerieri spiegò agli esterrefatti ospiti:  -Il mio nome di battaglia  è Sentenza e questo è Il Boia.  Ascoltatemi attentamente che non c’è il tempo per ripetere. Questi sono i vostri sostituti e voi dovete subito uscire perché il videocontrollo è sospeso per soli 3 minuti!  Prendete al volo le cose personali e seguitemi: ci fermeremo lungo il corridoio per farvi indossare le tute da carcerati e il trucco.  Poi sarete imbarcati per filarvela su Marte!-

Maude, allertato dal video fantasma, raccolse al volo le sue poche cose, poi aiutò l’esterrefatta Dhalia e, nel giro di 2 minuti, attraversarono un corridoio affollato di detenuti in fila per la partenza.  Sentenza li introdusse in uno sgabuzzino dove poterono indossare logore divise, lei una parrucca mora e lui una barba finta e occhiali con una lente crepata.  Il carceriere nel frattempo gli spiegò chi era lui e con chi era in contatto, sia su terra, hacker vaticano compreso, che su Marte, mentre l’altro, per renderli più simili agli altri carcerati, sporcava loro volti e mani con una crema.

Poi in fila alla nave, riempita in tempi biblici per via del poco spazio a disposizione, nonostante dal nuovo mondo avessero preteso una carica massima di 250 persone e non di 500 come le altre volte.

Un tempo d’attesa che sembrò lunghissimo, poi, via, i 2 screwing ball decollarono, dando sollecitazioni violente a tutti i passeggeri e Maude sperò solo che le modifiche complessive fatte alle navicelle avessero azzerato i rischi restanti!

Le palle schizzarono in cielo, aumentando rotazione, contro rotazione e velocità e, poco dopo, scomparvero alla vista in quell’atmosfera plumbea. 

Purtroppo l’imprevisto era dietro l’angolo.   Nelle buia officina dove i detenuti restanti vennero trascinati al lavoro 2 di loro si lamentarono coi carcerieri: -Io dovevo essere imbarcato per Marte! Non è giusto, vi siete dimenticati di me!-Dapprima ricevette solo due manganellate per le proteste, ma il caposervizio, incuriosito, volle controllare, cella per cella, su video.  Accortosi che i 2 detenuti erano stati sostituiti da altri 2, probabilmente corrompendole relative guardie, pensò bene di controllare tutti i video della giornata: così scoprì che, nonostante Maude e Dhalia risultassero ancora nella stanza, una telecamera dimenticata da Sentenza e il Boia, li aveva ritratti per un attimo all’entrata dello sgabuzzino.

Fece subito un’ispezione alla prigione dorata e scoprì la verità, ovvero che i 2 erano stati sostituiti da sosia e che ora erano in viaggio verso Marte.  Fece subito due cose: la prima fu di ordinare immediatamente l’arresto dei 2 carcerieri.  La seconda fu di avvisare il nuovo direttore.  Questi chiamò immediatamente Galassia Swansson al CRS del Lago Salato, precisando di non sapere su quale delle 2 navi fossero i 2 fuggitivi.  La rabbiosa e cattiva risposta gelò il sangue perfino ad uno come lui: -Ha fatto bene ad avvisarmi con tale sollecitudine, direttore!  Vedo le traiettorie sullo schermo e le posso assicurare che nessuna di quelle 2 palle arriverà su Marte!-

La donna interruppe la comunicazione e dette immediatamente l’ordine di partenza per 2 missili intercettori, dotati di una velocità doppia rispetto agli screwing ball: entro 6 ore li avrebbero raggiunti e abbattuti!  Naturalmente nell’attesa entrò in comunicazione sul canale rosso col Presidente, che approvò incondizionatamente l’iniziativa.

Al centro comunicazioni di Marte l’euforia era controllata dalla concentrazione: Galileo, Ari e gli altri ormai vivevano lì, in attesa di vedere le 2 navi, su una delle quali c’era Maude, arrivare al limite dell’orbita terrestre, ovvero alla distanza oltre la quale nessun missile convenzionale poteva fermarli.  Si sarebbero concesso solo qualche ora di sonno a turno, senza mai abbandonare il centro, anche per più di 20 giorni, se fosse stato necessario.

Fu il sergente Sirio il più sollecito nello scoprire gli intercettori lanciati dalla base del Lago Salato e a considerarli una possibile minaccia per Maude e compari. Ari controllò a lungo, poi:-Gali, Colonnello Graf, capitano Steel, temo che Sirio abbia visto giusto!  2 missili intercettori sono stati lanciati dalla base Usa e proseguono nella nostra direzione.  Sembrano manovrati per inseguire le 2 palle con a bordo Maude … Non capisco cosa sia successo: sembrava che nessuno si fosse accorto della sua sparizione …-

Tutti iniziarono a seguire le traiettorie sullo schermo, rimanendo in un sempre più preoccupato silenzio per quasi un’ora.  Galileo intanto avvisò M, poi chiese il parere a Gibb. 

Questi stava ancora riflettendo, quando arrivò la video chiamata da Jupp:  -Brutte notizie, signori! … Su Luna Lock hanno scoperto la fuga e arrestato i 2 secondini responsabili, nostri partigiani. Uno degli altri 2 ha informato Pietro che ha avvisato noi.  Dal Lago Salato hanno spedito gli intercettori col compito di abbattere le 2 navicelle.  Bisogna fare qualcosa … Subito!-   Più che un preoccupato lamento sembrava un ordine, che lasciò col cuore in gola tutto il gruppo. 

-Qualcosa … E che cosa?-  Lamentò Ari disperato; e Gali:

-Gli screwing ball non sono dotati di un sistema di controllo adeguato. Dovremo fare rilevamenti costanti e fornir loro i calcoli per utilizzare il cambio di direzione angolare, così da mandare a vuoto i missili.  E’ l’unica possibilità di sopravvivere che hanno!-

-D’accordo … Però quando lo dovranno fare non saranno ancora nell’orbita terrestre e una deviazione violenta toglierà loro qualsiasi ulteriore possibilità di tornare a casa, e ricadranno sulla Terra!-

Gibb aveva riflettuto abbastanza da aver gli elementi per intervenire: -Vero!  Sto esaminando le possibilità sul calcolatore di percorso e vedo che,se in quel momento avremo le idee ben chiare su dove farle cadere, avremo uno specchio possibile che va, da Nord a Sud, dalla Mongolia alla Tasmania, da Est a Ovest, dal Giappone all’Etiopia!  Basterà dar loro le coordinate da ottenere variando la velocità in funzione della rotazione delle navicelle!-

Gli altri, a gruppi, entrarono tutti nel programma di Gibb e, dopo aver rapidamente provato, uno alla volta: -E’ vero … Salvatore ha ragione …-  Gali non ci mise molto a concludere:  -Sentito M?- 

E alla risposta affermativa: -Bene, qui il più bravo sei tu!  Nel giro di 15 minuti ci devi consigliare al meglio su dove conviene far scendere Maude: Cina, Mongolia, Tasmania, Mahalapye?-  

Il Presidente della base Usa su Marte si attivò alla sua maniera, chiedendo collaborazione sia a X, che a Vick, che ne aveva già discusso con Pietro e Il Rosso.  X ne parlò con Kutova, che si collegò con “Gengis”.  Insomma, dopo soli 14 minuti l’opinione era certa e M informò: 

-Gali, non chiedermi spiegazioni, che sarebbero troppo lunghe e non ne abbiamo il tempo, ma, tenendo conto dei possibili aiuti politici e non, e della decisione dei partigiani …- 

Gali si schernì: -Hai ragione, mi fido, me lo spiegherai poi .. Dimmi il posto!-

-Tasmania, Gali, Tasmania!-  Scandì M.

-Grazie, amico mio! Avete sentito, ragazzi?  Al lavoro!  Graf e il suo gruppo, trovate le coordinate e trasmettetele ai nostri piloti per sganciarsi dai missili al momento giusto. Gibb, segui il tutto e, quando le avrai anche tu a disposizione, fornisci gli altri dati perché le navi possano atterrare in Tasmania!-

Il gruppo di Graf si immerse immediatamente nei calcoli. La prima cosa era sapere quando gli intercettori avrebbero raggiunto le 2 palle: confrontando le velocità relative, ottennero che il punto di impatto sarebbe stato raggiunto fra 4 ore, 20 minuti e 46 secondi. 

Trasmisero subito il dato ai piloti e a Gibb, che iniziò lo studio dell’orario esatto in cui gli amici piloti avrebbero dovuto modificare rotazione, velocità e traiettoria per evitare l’abbattimento e dirigersi verso la Tasmania. 

Purtroppo gli saltò agli occhi un altro problema: da quel punto la discesa verso la Tasmania sarebbe stata abbastanza lunga da permettere alla base del Lago Salato un secondo tentativo di abbattimento.    Pensò a lungo, poi decise di infrangere il protocollo e comunicare direttamente con Salvatore sulla prima nave, senza chiederne l’autorizzazione ad Galileo:  -Salvatore, amico mio, mi senti?-

-Forte e chiaro, e con grande piacere!-

-Rispondi alla mia domanda, senza commentare … Se ti mandassi a comprare una bottiglia di Pommerade e, mentre tu stai entrando al supermercato, ti telefonassi che proprio lì c’è una rapina in corso, quanto tempo ti servirebbe per svicolare a destra se fuori ci sono circa -56°C?-

-Ma ti possano … giochiamo proprio ora agli indovinelli?-

-E’ un gioco dove si vince molto, Salvatore, a volte è una vita intera! ... Pensaci con calma, ti do 5 minuti esatti!-E interruppe la comunicazione, per rispondere agli sguardi interrogativi del centro.  Gibb fece un cenno a Galileo; questi si avvicinò e l’astronauta lo prese sotto braccio con una confidenza inaspettata, per sussurrargli la propria idea, preoccupato di non essere intercettato:

-Quando devieremo le palle verso terra per sfuggire agli intercettori, da lì avranno sufficiente tempo per tentare di abbatterli con missili veloci a largo raggio.  L’unico peculiarità di questi è che non sono dotati di sistema di raffreddamento nell’ultimo stadio, quindi, lancio a parte, per evitare rischi di surriscaldamento, ovvero esplosione accidentale, devono effettuare il percorso di contatto in troposfera, dai 10 ai 12 mila metri d’altezza. 

Jodel sa bene che lì la temperatura è di -56°C e capirà la risposta che mi serve, perché, se l’unico modo per evitare gli intercettori è girare verso terra, devo dare a Jodel le coordinate non per la Tasmania, ma, alla prima deviazione appena entrati nella troposfera per depistare i missili, per Cina o chissà dove, poi alla seconda per la Tasmania!-  

Gali gli sorrise e rivolse agli altri il cenno “Tutto bene!” col pollice alzato, poi: -Gibb, se non ci fostetu e Salvatore, dovremmo inventarvi!  Vai avanti così e, se hai bisogno, tutti noi siamo qui, a disposizione!-

L’uomo si sedette soddisfatto e, nel giro di 3 minuti ricevette la risposta di Salvatore:  -Ciao “Rottame d’astronauta”,-  Lo canzonò con accento Napoletano: -La risposta è che entrerei comunque di corsa al supermercato prendendo il primo corridoio a destra per i secondi necessari per richiamare i rapinatori, poi scarterei in meno di 10 secondi a sinistra, per uscire dall’entrata merci, sparendo dalla loro intercettazione!-  

Gibb ebbe un gesto di vittoria: l’amico aveva capito tutto!  -Ricevuto,  Salvatore … Hai vinto una seconda vita per un “sudista” e tutti coloro che lo accompagnano!-  E si abbandonarono a risate liberatorie.

Gibb si mise al lavoro: aveva il tempo sufficiente per salvare la spedizione!   Il lavoro però si rivelò più lungo del solito, in quanto doveva fornire dati con un sistema completamente diversi dal solito, per non permettere a chi teleguidava gli intercettori di riposizionarsi a tempo zero.

Mentre lui calcolava, il tempo passava inesorabile e sullo schermo gli altri, impotenti, osservavano gli intercettori portare le loro scie sempre più vicine alle palle.  Qualcuno tentò di  sollecitare Gibb, ma Gali e Ari, concordi, glielo impedirono.  La fiducia era riposta bene, mancavano ancora oltre 10 minuti al contatto, quando Gibb si collegò sia con Salvatore sulla prima navetta che con Cousteau sulla seconda:  -Amici miei, ho tutte le impostazioni di comando delle vostre navette che, eseguite a tempo debito, impediranno ai missili, inviati da terra per abbattervi, di intercettarvi.  Ve le darò fra 8 minuti e 46 secondi da … Ora!   Per funzionare dovrete eseguirle tutte in meno di 22 secondi e attendere altri ordini simili dal sottoscritto!  Tutto chiaro?-                  

-Bene, paisà!- Scherzò convinto Salvatore.-Mais oui!-  Si adeguò un Cousteau per nulla impressionato.

Gali si avvicinò a Gibb per un sussurro di approvazione:-Bella pensata!  Tu gli dai, non le coordinate, ma già le manovre da eseguire per spostare il punto di impatto, mentre quelli che guidano gli intercettori dovranno tradurle in coordinate per i missili e quei secondi dovrebbero bastare per poter correggere di nuovo la traiettoria dei nostri e farli uscire dalla troposfera prima di essere raggiunti …-

Gibb lo interruppe con la precisazione:  -E, se cercheranno di seguirci fuori il calore li fonderà: Boom!-

La veloce conclusione del dialogo lasciò il posto alla concentrazione totale che portò all’ora zero, con Gibb che indicò veloce e preciso: -Ora! Rallenta rotazione e contro rotazione al 50%, barra a dritta di 36 gradi,ora di 72 …-

Sullo schermo la traiettoria degli screwing Ball, iniziò la curva verso destra, quando gli intercettori erano ormai al contatto:

-Ora aumentare al 100% rotazione e contro!-  

Lo scatto fece aumentare per alcuni secondi le distanze dagli inseguitori, che però ben presto iniziarono la loro manovra correttiva, disegnando una parabola per rientrare in scia. 

 Gibb richiamò i suoi piloti:   -Pronti fra 10 secondi! … 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1, 0.  Rallenta rotazione e contro al 45%, barra a sinistra di 40 gradi … -  I 4 gradi in più resero la manovra al limite dell’impossibile, ma i piloti si dimostrarono pronti a tutto; appena fu chiaro che ce l’avevano fatta:  -Barra a sinistra di altri 27 gradi! Appena stabili riportare rotazione al 100%!-

Le traiettorie degli intercettori erano di nuovo molto vicine, ma stavolta la tempistica dava ragione a Gibb, perché con l’ultima manovra le 2 palle uscirono dalla troposfera, entrando nella parte più calda dell’atmosfera terrestre, mentre i missili si allontanavano, non ancora corretti.-E quasi fatta …- Mormorò a mani giunte, come se pregasse.  Al centro qualcuno lo imitò, pregando davvero. Intanto, al CRS del Lago Salato, il Direttore dei lanci allargò le braccia sconsolato:  -Ce l’hanno fatta, non possiamo più seguirli nell’atmosfera calda, altrimenti i nostri missili esploderanno!-   Fu la Swanson invece ad esplose come una furia: -Che mi frega se i missili esploderanno! Correggeteli immediatamente e lanciateli addosso a quelle merde schifose, altrimenti andrete voi tutti a pulire i cessi, ma non qui, nel Bronx, dove meritate di stare!-

L’ufficiale e i suoi collaboratori eseguirono controvoglia, ma subito.  Quando Galileo e compagnia videro le traiettorie degli intercettori cercare di nuovo le palle sudarono freddo.  Ora le traiettorie si avvicinavano rapidamente …